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Come comunicare usando il linguaggio emotivo?

Quando scrivi un testo, è importante capire quale emozione vuoi trasmettere al tuo lettore.

In quanto esseri umani, siamo creature complesse e possiamo sentire ogni sorta di emozioni nello stesso tempo: la prima azione, quindi, è identificare le emozioni che guidano la persona che ti legge.

  • Può essere preoccupata ed emozionata.
  • Felice e curiosa.
  • Invidiosa e timorosa.

In questo caleidoscopio di emozioni, sei però in grado di identificare l’emozione dominante che si riferisce al tuo prodotto e al problema che risolve.

Dopo aver identificato la risposta emotiva che desideri suscitare, è fondamentale che tu la scriva in fase di progettazione del testo.

Perché?

Perché è estremamente difficile da fare e quindi esiste una tentazione naturale di evitarlo, ricadendo su modi di scrivere più facili, più semplici e più veloci.

Scrivendo sulla parte superiore del tuo progetto di testo una nota in cui dichiari lo scopo finale, puoi scorrere la prima bozza del testo alla ricerca di parole, frasi o passaggi che di fatto suscitano quella emozione. Se non riesci a trovarle, significa che devi tornare a lavorare sul testo.

E come puoi comunicare usando il linguaggio emotivo?

Una delle tecniche utilizzabili, che costruisce la connessione emotiva con il lettore e consente anche di risparmiare tempo, è concentrarsi sull’utilizzo del linguaggio quotidiano. I nostri impulsi e pulsioni primordiali si basano su parole i cui significati sono immediatamente chiari e su strutture che non consentono ambiguità.

Tante delle nostre emozioni, dall’ansia all’invidia, possono essere innescate da queste semplici frasi:

  • “Sono preoccupato per te”
  • “Ho bisogno di vederti”
  • “Hai fame?”
  • “Ti va di andare a letto presto?”
  • “Andiamo a ballare!”
  • “Lo odio”
  • “È così intelligente”

Ed ecco il punto davvero importante di questo stile di scrittura. Tutti ti rispondono.

Non è appannaggio degli operatori del marketing dall’impresa al consumatore (b2c). Tutti noi vendiamo a esseri umani, il che significa vendere a persone guidate dalle emozioni.

Per lungo tempo l’opinione prevalente nel marketing b2b (business to business) è stata che questa vendita emotiva andasse molto bene per prodotti come cosmetici o auto sportive, mentre era inadeguata per servizi come software o servizi di contabilità.

Ora, invece, in tutto il mondo ci sono molte aziende b2b coscienti del fatto che i loro clienti sono esattamente le stesse persone che comprano cosmetici e auto sportive.

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