Blog -> Risorse di P.N.L. -> La magia degli operatori modali
Mi piace far notare che le parole sono semplicemente parole, che possono avere un impatto molto superiore a quello che voi avete pensato finora.
Nel Meta Modello c’è una categoria chiamata “operatori modali”.
Ora, pensate a questi come al carburante che manda su di giri il motore dell’azione.
Ora, voglio che ripetiate mentalmente questa frase, e per farlo usate la vostra voce interiore.
Ho scoperto che, se lo fate a voce alta, non si sa mai chi c’è in giro che potrebbe sentirvi e chiamare gli uomini col camice bianco.
Chiaramente, se lo fate mentalmente, in modo che nessuno possa sentirvi, non c’è niente di male a parlare da soli, giusto?
Usate questo come esempio. Dite:
Magari potessi partire lunedì.
Fate caso alle sensazioni suscitate da quest’affermazione e notate se vi sentite o non vi sentite di farlo in modo abbastanza forte.
Ora, dite le frasi seguenti una alla volta.
Quello che voglio che facciate è fermarvi dopo ognuna di esse e che prendiate coscienza delle sensazioni che provate, e delle differenze tra una e l’altra.
Mi piacerebbe partire lunedì.
Voglio partire lunedì.
Prendete nota della differenza. Queste sono solo parole.
Ora dite:
Ho bisogno di partire lunedì.
Devo partire lunedì.
Devo assolutamente partire lunedì.
Posso partire lunedì.
Partirò lunedì.
Ora, notate le differenze tra l’una e l’altra cambiando solo una parola!
Ora ecco la cosa ancor più interessante. Dite:
Sono sul punto di partire lunedì.
E notate la differenza. Prendete coscienza della sensazione e cercate di capire se l’immagine dell’evento è un film o è un fotogramma immobile, se è a colori o in bianco e nero, quanto è distante da voi, se vi vedete nell’immagine o meno, ecc.
Prendete nota di qualunque cosa, e andate a farla con qualcun altro: l’azione ruota intorno al verbo partire.
Ora, la cosa interessante è che le migliori strategie di decisione che le persone creano sono dei film che comprendono i seguenti elementi: rispondere a certi criteri che comprendono alcune qualità della voce specificamente legate all’individuo nella descrizione di questi criteri.
Questi criteri sono anche guidati da certi operatori modali, la gerarchia d’importanza dei quali è basata principalmente sugli operatori modali che guidano questi criteri.
Quando si crea una combinazione specifica, il verbo entra in una modalità attiva e quando si usa il tempo presente del verbo, l’intenzione riguardo all’azione cambia.
Dato che il tempo non esiste, ma esiste solo il momento presente, usare il tempo presente del verbo nella frase cambierà la motivazione verso l’azione, se è programmata per avvenire in un punto nel tempo diverso da quello attuale.
Un ulteriore ingrediente è il fatto che le persone entreranno in azione con più probabilità quando riusciranno a vedere il film svolgersi fino alla fine, passando attraverso le possibilità di maggiore soddisfazione e programmando altre attività intorno a questo evento.
Queste comprenderanno anche informazioni nei tre principali sistemi rappresentazionali: quello cinestesico, quello auditivo e quello visivo.
Ora, facciamolo tutto in una volta e diciamo:
Parto lunedì.
Notate quello che accade. Se avevate una diapositiva, o un’immagine ferma, questa si trasforma in un film, continua fino alla fine e voi programmate cosa starete facendo lunedì, non è così?
Vedete, è molto più semplice fare attenzione a quello che vi si presenta e usarlo, piuttosto che provare ad entrare nella vostra mente e scoprire se una persona si adatta a un’altra meta-descrizione, come fanno altri programmi di vendita.
Io credo che non abbiamo tempo, durante la nostra attività giornaliera, di immaginare cose relative a quello che pensiamo che stia accadendo nella mente di un’altra persona.
Il vostro cliente vi comunicherà sempre cosa succede e quali siano le possibili soluzioni.
Ora, se diceste:
Dovrei partire lunedì.
Notereste ancora una volta cosa accade alla vostra motivazione.
Sì, è proprio così che funziona.
La cosa più intrigante è che ognuno potrebbe reagire in modo diverso a ognuna di queste parole.
Non so perché, ma spesso le persone, ai nostri seminari, saltano su e ci dicono che non riescono a creare immagini.
Ora, noi sappiamo che tutti usano i propri sensi, specialmente i tre sensi principali, e si tratta solo di quanto siano consciamente consapevoli del controllo che hanno sui loro processi.
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