Blog -> Risorse di P.N.L. -> La palestra della voce – L’importanza dell’ascolto

Patrizia-Mottola-il-potere-della-voce

Più una persona percepisce, più riesce ad esprimersi bene.

Sono Patrizia Mottola, docente dei corsi Il potere della voce e Comunicare carismaticamente in pubblico con la PNL di NLP ITALY Coaching School.

Oggi voglio parlarti dell’importanza dell’ascolto.

La voce contiene solamente suoni che l’orecchio può percepire: quando cambia il modo di percepire i suoni, la voce cambia in eguale misura.

Un orecchio che funziona bene è un orecchio che ascolta bene, e a un buon orecchio corrisponde una voce di buona qualità e tonalità, vale a dire che una buona voce riflette un buon orecchio.

Noi ascoltiamo, parliamo, cantiamo, leggiamo, scriviamo, impariamo con il nostro orecchio: insieme all’orecchio, tutto il corpo ascolta.

Una persona che ascolta bene diventa cosciente della propria postura, e una corretta postura migliora l’ascolto.

Quindi, fai attenzione alla tua schiena: mantienila dritta, ma non rigida. La testa deve prendere la giusta distanza dalle spalle, quindi mantieni le spalle lontane dalle orecchie, il collo disteso e allungato, la mascella rilassata, mentre il torace si apre per favorire un’ampia respirazione, così come il tuo addome.

Il modo di ascoltare condiziona anche il modo in cui ci muoviamo: basta osservare il modo di stare in piedi e di muoversi di persone appartenenti a gruppi linguistici diversi.

Oppure, le persone che hanno tendenza ad essere stanche e depresse, non solo hanno postura ricurva e gli occhi che guardano verso il basso, ma anche una voce piatta, monotona, senza tono, con un contenuto molto basso di alte frequenze.

L’effetto energizzante della musica si manifesta quando contiene molte frequenze acute: questo avviene anche nella voce ed è di notevole aiuto anche per le persone che hanno subito danni neurologici o hanno problemi fisici, o che sono depresse o stanche, e hanno un’energia quindi molto bassa.

Quello che noi facciamo di solito è udire, ma questo è un processo passivo, mentre io vi invito ad ascoltare, che è un processo attivo e risponde al desiderio di impegnare l’udito per selezionare i suoni e attribuire loro un valore significativo.

Ognuno di noi ha un orecchio dominante: alcuni noi sono destri di orecchio, e altri mancini. Il vantaggio di avere l’orecchio destro dominante risiede nel fatto che l’orecchio destro tratta le informazioni uditive più rapidamente dell’orecchio sinistro. Di conseguenza chi è destro di orecchio è capace di controllare meglio i diversi parametri che regolano la voce e la parola: l’intensità, la frequenza, il timbro, il ritmo e lo scorrere delle frasi.

I ricercatori hanno scoperto che i soggetti destri d’orecchio manifestano una capacità superiore a rispondere spontaneamente e in maniera appropriata a uno stimolo emozionale.

Le persone destre d’orecchio sono inoltre più estroverse e controllano meglio le loro risposte emozionali, sono meno soggette all’ansia, alle tensioni, alla frustrazione e all’aggressività.

Per migliorare l’orecchio destro e l’ascolto:

  • ascolta musica di qualità, in modo particolare ti consiglio la musica di Mozart e i concerti per violino e orchestra;
  • leggi testi di Alfred Tomatis, famoso otorinolaringoiatra francesce, che ha inventato il metodo Tomatis. Pensa che molti cantanti celebri, come ad esempio Maria Callas, sono ricorsi a questo metodo; io personalmente l’ho provato con straordinari miglioramenti.
    Il metodo Tomatis, infatti, permette alle persone di imparare ad utilizzare l’orecchio destro in maniera efficace;
  • ascolta film ben doppiati;
  • usa la gestualità destra: ad esempio metti il microfono nella mano destra, tieni il telefono con la mano destra, metti la fonte sonora dei tuoi film e della musica sul lato destro. Anche portare il piede destro in avanti va a stimolare la parte sinistra del cervello, sede del linguaggio.

Uno degli esercizi che ti consiglio di fare per migliorare l’orecchio è: prendi la battuta di un film che ti piace, ascoltala e ripetila. In questo modo migliorerai la dizione, il ritmo, il tono, l’uso delle pause, la respirazione e darai variazione e musicalità alla tua voce.

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