Blog -> Risorse di P.N.L. -> Comunicazione non verbale: come il linguaggio del corpo può aumentare l’impatto del tuo public speaking
Per diventare uno speaker efficace e per condurre in modo magistrale le tue presentazioni, devi tenere a mente una cosa molto importante.
In P.N.L. ci sono 3 livelli di comunicazione. Il primo è il livello VERBALE (le parole che dici), il secondo è il livello PARAVERBALE (tono di voce, volume, velocità del parlato, pause) e il terzo è il livello NON VERBALE (i gesti e il linguaggio del corpo).
Per quel che riguarda l’aspetto paraverbale, si tratta del modo in cui utilizzi la voce. Ci sono vari elementi da considerare, da questo punto di vista.
Anzitutto, le pause. Un errore piuttosto frequente, dettato dall’agitazione o dalla fretta, è quello di dire tutte le parole senza soluzione di continuità, come quando si recitavano le poesie a memoria, a scuola.
Invece, è davvero molto importante che tu abbia la consapevolezza piena non solo di quello che dici ma anche delle pause che fai mentre parli.
Le pause servono a evidenziare i concetti importanti e servono a far recepire meglio i concetti ai tuoi interlocutori, perciò dedicaci molta attenzione.
Poi, le variazioni di tono: assicurati di variare il tuo tono di voce, sia per quanto riguarda il volume, sia per quanto riguarda la tonalità.
Una presentazione condotta con tono piatto e monotono rende soporifero qualsiasi argomento. Le variazioni di tono, invece, tengono il tuo pubblico sveglio e conferiscono vivacità a quel che stai dicendo.
Infine, il volume: parla in modo che le persone ti sentano e ricorda che dopo la terza fila (se stai conducendo la presentazione in un ambiente moderatamente ampio) la tua voce inizia ad arrivare con difficoltà. Nel dubbio, usa un microfono, che per inciso ti permette anche di giocare con la voce e con le variazioni di tono.
Dal punto di vista della comunicazione non verbale (CNV), infine, vanno considerati diversi aspetti.
Il primo di questi riguarda la tua figura di speaker. Per poter trasmettere a chi ti ascolta senso di autorità e sicurezza in te stesso, devi essere centrato e radicato.
Si tratta di due cose differenti, entrambe molto importanti. La centratura riguarda la simmetria del tuo corpo, mentre il radicamento al suolo riguarda la tua stabilità.
Partiamo da quest’ultimo concetto. Quando parlano in pubblico, molte persone tendono a “ballare” sui piedi, a mettersi sulle punte, a saltellare (letteralmente!) o a dondolarsi, passando incessantemente dalla punta al tallone. Devi prestare molta attenzione ed evitare questo genere di comportamento, perché può influenzare negativamente il tuo pubblico, trasferirgli senso di insicurezza e, soprattutto, peggiorare ulteriormente il tuo stato d’animo.
A tal proposito, voglio fare una considerazione estremamente importante.
Molte persone sanno che il proprio stato emotivo influenza la propria comunicazione non verbale: se sei agitato, il tuo corpo in qualche modo lo dimostrerà. Pochi sanno, però, che vale anche la relazione inversa, ovvero che il tuo linguaggio del corpo influenza il tuo stato emotivo.
Così, se assumi la postura tipica di una persona rilassata, ad esempio, il tuo corpo metterà in atto i meccanismi necessari ad adeguare il tuo umore a quel tipo di postura, dando alle tue ghiandole endocrine precisi comandi affinché producano sostanze “benefiche”.
Al contrario, se il tuo stato è di agitazione e tu, con il tuo linguaggio del corpo, lo accentui (ad esempio, appunto, saltellando sui piedi), tale stato sarà esasperato e peggiorerà di certo.
Perciò, per prima cosa, è di fondamentale importanza che ti concentri sui piedi: devono stare incollati al suolo. Puoi muoverti e camminare (vedremo come) ma, quando hai assunto una posizione statica dopo aver camminato, i piedi devono restare radicati al suolo, senza eccezioni. Piedi ben piantati al suolo.
La centratura, invece, riguarda le oscillazioni che naturalmente il corpo compie quando sei in piedi e, che spesso vengono accentuate da stati d’animo di nervosismo o stress.
I relatori più agitati oscillano (avanti e indietro o lateralmente) e si muovono anche sui piedi, peggiorando profondamente l’effetto sul loro pubblico e su loro stessi.
Anche in questo caso, per le ragioni che ti ho esposto prima, devi stare molto attento e mantenere il tuo corpo fermo e simmetrico. Puoi muoverti e camminare, ma ricordati di rimanere centrato, simmetrico e stabile.
Ti propongo ora un utile esercizio per lavorare sulla tua posizione.
ESERCIZIO PER LA CENTRATURA
Le prime volte, esegui la tecnica in un luogo tranquillo e ripetila più volte che puoi. Soprattutto, ricorda di eseguirla prima di ogni tuo intervento in pubblico, per acquisire la postura più funzionale al tuo speech.
1.
Mettiti in piedi, in posizione rilassata. Sciogli eventuali tensioni nelle spalle con una bella scrollata e muovi la testa disegnando un cerchio: in avanti, a destra, indietro, a sinistra. Sistema le gambe in modo che i piedi siano paralleli fra loro e che le gambe siano perpendicolari al suolo, quindi né troppo aperte né troppo chiuse. Come riferimento, fai in modo che l’esterno del piede sia allineato con l’osso esterno dell’anca corrispondente.
2.
Ora immagina un filo di luce sottile proveniente dall’alto, perfettamente perpendicolare al suolo, che delicatamente entra al centro della tua testa e che, delicatamente, attraversa il tuo corpo fino ai piedi. Questo filo, perfettamente perpendicolare al suolo, ti collega a terra e ti fa stare perfettamente dritto, a tua volta perpendicolare.
3.
Ora immagina un altro filo di luce, questa volta orizzontale, proveniente da un punto lontano dell’orizzonte, alla tua sinistra. Questo filo di luce entra delicatamente attraverso il tuo fianco sinistro, all’altezza dell’ombelico, attraversa il tuo addome intersecando il filo di luce verticale e, delicatamente, esce dal tuo fianco destro, per andare a perdersi in un punto lontano dell’orizzonte, alla tua destra.
4.
Ora, mentre continui a immaginare i due fili che si intersecano e a restare perfettamente radicato al suolo, concentrati proprio sul punto in cui filo orizzontale e filo verticale si incontrano. Questo punto è esattamente al centro del tuo addome, in corrispondenza dell’ombelico, due dita verso l’interno.
5.
Ora, inspira lentamente e porta tutta l’aria verso questo punto, evitando di espandere il torace e, invece, spostando l’aria verso la pancia. Poi espira, poi inspira ancora, in questo punto. Prenditi il tempo di qualche respiro e resta centrato, concentrato, perfettamente radicato al suolo.
La centratura è essenziale, quale che sia il tuo stile di comunicazione in pubblico, sia che tu stia fermo, sia che tu passeggi per la sala, sia che tu ti muova sul palco.
Ho assistito a numerosi corsi, tenuti da formatori eccezionali. Ognuno di essi, con il proprio stile, mantiene sempre la centratura.
Richard Bandler, ad esempio, è centrato e perfettamente simmetrico sia quando sta in piedi sia quando è seduto sulla sua poltrona o sullo sgabello, mentre esegue le sue tecniche.
Robert Cialdini, che ho avuto il piacere di vedere all’opera in più occasioni, preferisce restare in piedi, esattamente al centro del palco e, pur muovendo le braccia e spostandosi di tanto in tanto, mantiene sempre una posizione del tronco perpendicolare al suolo, senza mai oscillare. Questa postura gli conferisce grande senso di autorità.
Di stile completamente diverso è Martin Lindstrom, guru mondiale del neuromarketing, che ho seguito nei suoi corsi: dato che l’affluenza è sempre davvero molto numerosa (l’ultima volta in cui ho partecipato a un suo corso, gli ospiti erano oltre 2.000), lui passeggia fra le file e i corridoi di sedie, seguito da un cameraman che lo riprende affinché la sua immagine sia trasmessa, in presa diretta, sui maxi schermi montati sul palco.
Ebbene, Martin mantiene sempre una grandissima centratura, pur camminando. E anche nel suo caso questa postura conferisce profondo senso di sicurezza e di carisma.
La stessa cosa dicasi per i miei colleghi Owen Fitzpatrick, specializzato nel campo della comunicazione in pubblico e del carisma, e Alessio Roberti, trainer di fama internazionale ed esperto in P.N.L. e business coaching: vedere questi due mostri sacri al lavoro è un’esperienza altamente istruttiva. Ed entrambi, con i loro diversi stili, hanno comunque un tratto che li accomuna: centrati, sempre.
Centrato, pur se quasi sempre a passeggio sul palco, era anche Steve Jobs, maestro indiscusso del Public Speaking. Analizza i suoi video e scoprirai che anche quando si muove, Jobs mantiene il busto perpendicolare al suolo e resta perfettamente centrato.
Ora, ecco alcuni fondamentali accorgimenti che puoi mettere in pratica per rendere ancor più efficaci le tue presentazioni in pubblico dal punto di vista della comunicazione non verbale.
PARTI E CHIUDI AL CENTRO
Se sei in aula, fai molta attenzione a iniziare la tua presentazione al centro, equidistante da tutti.
Se poi, per questioni di posizione della strumentazione, ad esempio perché hai il computer di lato, devi spostarti e perdere la posizione di simmetria rispetto alla sala, muoviti dove ritieni opportuno ma ricorda di tornare, di tanto in tanto, al centro.
Soprattutto, ricordati di chiudere al centro, esattamente dove hai cominciato.
Se ti trovi in spazi più ristretti, come ad esempio una sala riunioni, fai comunque il possibile per stare al centro, equidistante da chi ti ascolta.
PARLA A SPECCHIO
Una delle tecniche più complesse da praticare ma assai utile per creare con il tuo pubblico una profonda connessione è quella di parlare gesticolando a specchio.
Ti verrà naturale, infatti, gesticolare come fai di solito, quando parli o comunichi: ad esempio, se ti muovi come di solito, tenderai a dire “destra” muovendo il braccio destro e a dire “sinistra” muovendo il braccio sinistro.
Ciò crea, però, una leggera incongruenza per chi ti osserva (perché la tua sinistra è, in realtà, a destra di chi ti siede di fronte e viceversa).
Perciò, allenati a riferirti alla sinistra muovendo il braccio destro e viceversa.
ATTENTO AI MANIPOLATORI
I gesti manipolatori sono tutti quei gesti con i quali tocchi oggetti o parti del corpo.
Ad esempio: giocare con il pennarello o il telecomando per le slide, sistemarti continuamente la giacca, la camicia o elementi di abbigliamento, toccare orologio, braccialetti, anelli, orecchini.
Insomma, qualsiasi gesto di “manipolazione” (nel senso letterale del termine, ovvero muovere e toccare con le mani) va evitato, perché trasmette a chi ti ascolta l’impressione che tu sia insicuro.
EVITA DI GRATTARTI
Vale lo stesso discorso fatto a proposito dei manipolatori.
Evita in particolare di grattarti il naso, un gesto solitamente associato a tensione e stress. Se proprio hai prurito, puoi grattarti, stando attento a farlo mentre sei in silenzio, perché grattarti mentre parli di qualcosa di importante è considerato un gesto di incoerenza.
Se, ad esempio, mentre dici che devi parlare di una cosa importante, ti gratti il naso, chi ti ascolta capirà esattamente il contrario.
SII COERENTE
È basilare che tu abbia piena e contemporanea consapevolezza del livello verbale, paraverbale e non verbale della tua comunicazione.
Un errore tipico, ad esempio, consiste nel salutare le persone facendo un piccolo passo indietro.
O affermare concetti di contenuto positivo facendo un piccolo passo indietro.
Fai il contrario, invece: di’ che sei felice di essere in aula mentre fai un passo avanti.
Di’ che la cosa di cui devi parlare è importante mentre fai un passo avanti.
Di’ ogni cosa positiva facendo un passo avanti.
E stai attento, ovviamente, a tornare in posizione mentre sei in silenzio o mentre parli di qualcosa di neutro, altrimenti rischi di vanificare l’effetto positivo della tua comunicazione precedente.
ABBRACCIA TUTTI CON IL CORPO
Un rischio molto grosso è quello di escludere, con il corpo, parti del pubblico.
Questo può capitare, ad esempio, quando ti rivolgi a un partecipante seduto a una estremità della sala.
Rivolgendoti direttamente a lui, rischi di dare le spalle a una buona parte di ascoltatori.
Perciò ricorda sempre di posizionarti in modo che il tuo busto sia rivolto verso tutta la sala, come una sorta di antenna radar (hai presente il simbolo del Wi-Fi?).
La stessa cosa vale per i piedi: quando parli davanti a tutti, in posizione centrale, i tuoi piedi saranno paralleli fra loro.
Quando invece sei sposato a un’estremità della sala, apri i piedi in modo che nella loro ampiezza siano incluse tutte le persone presenti in sala.
USA GESTI ACCOGLIENTI
Coinvolgi le persone non solo a parole, ma anche con gesti ampi, evitando di nascondere le mani dietro la schiena, soprattutto all’inizio, quando devi instaurare un buon rapport con chi ti ascolta.
Evita di mettere le mani in tasca o di chiuderle sui genitali, come un ragazzino timido e impaurito.
Quando un partecipante ti pone una domanda, stendi un braccio verso di lui e posiziona la mano con il palmo verso l’alto, per favorire la comunicazione.
Quando chiedi al tuo pubblico se ci sono domande, fallo con le braccia aperte e con i palmi verso l’alto (sempre, naturalmente, calibrando l’ampiezza dei tuoi gesti rispetto alle dimensioni dello spazio in cui ti muovi).
Quando saluti, quando ringrazi, quando esprimi soddisfazione per quello che sta capitando, fai la stessa cosa: gesti ampi, di apertura, e palmi ben rivolti verso l’alto.
Prima ti rendi conto di questa verità e prima le tue vendite lieviteranno!
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