Le parole che cambiano la mente
Lab Profile®, uno straordinario modello per capire la mente e poterla influenzare
Qui di seguito un prezioso contenuto estratto dal libro “Le parole che cambiano la mente”, di Shelle Rose Charvet.
Cheryl, una professionista elegante e ben vestita, entrò nel mio ufficio per il suo appuntamento, apparentemente frustrata e arrabbiata, e non spese nemmeno un secondo per i convenevoli educati di un primo incontro.
“Ho bisogno di trovare un nuovo lavoro immediatamente” disse.
“Non sopporto il mio capo e ho sentito che ti occupi di profili professionali.”
Dopo aver discusso per un po’ su quello che voleva e su cosa fosse importante per lei, concordammo di realizzare il suo profilo professionale.
Arrivati all’incirca a metà del feedback sul profilo, lei fermò tutto il processo.
“O mio Dio” disse. “Io e il mio capo siamo ostinati nello stesso esatto modo! Litighiamo costantemente. Nessuno dei due si muoverà dalla sua posizione. Non c’è da stupirsi sul fatto che non andiamo d’accordo!
Mi puoi far vedere come comunicare con lui?”
In poco tempo le ho insegnato il linguaggio appropriato da usare e quello da evitare.
Entro due mesi mi chiamò per dirmi di aver ricevuto una grossa promozione.
Oggi è una delle donne di più alto grado nel paese nel suo settore.
Una comunicazione inefficace è oggi il primo problema nel lavoro, a casa e, in generale, nel mondo.
I disaccordi tra le persone sono frequenti, dai piccoli fastidi come messaggi interminabili in segreteria o nella casella e-mail, a rancori genitore-figlio che durano una vita, fino a conflitti tra nazioni.
Trovare soluzioni a problemi di comunicazione è stato l’obiettivo di molti studi e dello sviluppo di molti modelli.
È ormai noto che le persone comunicano attraverso una serie di filtri plasmati dalla storia, dal senso di identità, dalle credenze su ciò che è vero e su valori che riguardano ciò che è giusto, come pure le percezioni e le interpretazioni di quello che sta accadendo.
Quando una persona comunica con noi, per comprenderla passiamo il suo messaggio al setaccio del nostro sistema personale di filtraggio.
Chiaramente, le persone dello stesso gruppo etnico, culturale, nazionale, geografico o dello stesso sesso, hanno delle credenze e delle storie in comune.
Questo rende più facile la comunicazione all’interno di un gruppo, rispetto a quella che potrebbe instaurarsi tra persone che provengono da ambienti diversi.
Stiamo iniziando ora ad afferrare il concetto che, al di là delle differenze, ognuno di noi ha dei modi unici di pensare e di processare le informazioni perché poniamo attenzione a specifici aspetti della realtà, basati su come usiamo individualmente il nostro cervello.
Alcuni di noi pensano in sequenze lineari dettagliate, mentre altri preferiscono abbracciare una visione più ampia.
Alcune persone sono attratte dalle cose che sono nuove e diverse, mentre altri prediligono ciò che è uguale o simile a quello che già conoscono.
Ma cosa succederebbe se potessimo veramente capire cosa intende una persona quando lei o lui ci parlano?
Ancora meglio, cosa succederebbe se potessimo predire il comportamento di qualcuno basandoci semplicemente su quello che è stato detto?
O ancora – la cosa migliore – che cosa succederebbe se potessimo influenzare quel comportamento con la nostra risposta?
Lo strumento che abbiamo sviluppato si chiama Profilo Linguistico – Comportamentale (LAB Profile®).
È un modo di pensare alle persone e ai gruppi che permette di notare e rispondere al modo in cui si motivano, elaborano le informazioni e prendono decisioni.
È un set di circa dodici domande che potete inserire in una conversazione casuale o utilizzare come un’intervista formale per gruppi.
Utilizzando le domande, dovrete fare attenzione a come le persone parlano quando rispondono, piuttosto che a cosa dicono, e anche quando una persona non risponderà direttamente alla domanda, essa rivelerà il suo filtro attraverso il modo in cui risponde (o non risponde).
Più le domande e i tipi di risposte che le persone danno vi diventeranno familiari, più scoprirete di riuscire ad ascoltare e afferrare i filtri che le persone usano senza dover necessariamente porre le domande.
Potrete poi immediatamente utilizzare il Linguaggio di Influenza più adatto alla situazione.
Le persone comunicano naturalmente attraverso i loro particolari filtri mentre parlano, sia con le parole che con il linguaggio del corpo, e rispondono immediatamente quando usate il loro linguaggio.
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