Blog -> Risorse di Intelligenza Emotiva -> Qual è la differenza tra come sei e come ti vedi?

Lo psicologo Americano Carl Rogers ha sviluppato un modello che ha definito “centrato sulla persona”.
Era convinto che ciascuno abbia dentro di sé la motivazione necessaria per sviluppare al massimo il proprio potenziale.
Rogers ne parlava in termini della nostra “tendenza alla realizzazione”. La sua definizione di una persona emotivamente sana è quella di una persona emotivamente intelligente (il termine usato da Rogers era “pienamente funzionante”, ma possiamo sostituirvi l’etichetta di “emotivamente intelligente”).
Rogers affermava che ciascuno di noi ha un’idea del proprio Sé Ideale – la persona che vorremmo veramente essere.
Tuttavia la maggior parte di noi ha una visione di sé che non sempre corrisponde al proprio Sé Ideale – e questo è quello che Rogers chiamava Sé Effettivo o Sé Reale.
Più il tuo Sé Ideale e il tuo Sé Effettivo sono simili, e più sarai emotivamente sano e intelligente.
Vale la pena di considerare quelli che Rogers ha definito come valori fondamentali per la sua idea di persona pienamente funzionante ed emotivamente intelligente.
Sviluppato da Rogers negli anni Sessanta del Novecento, prima che venisse definita l’Intelligenza Emotiva, questo modello presenta delle somiglianze con i lavori di Daniel Goleman che sarebbero arrivati trent’anni dopo.
Rogers postula che le seguenti qualità sono capaci di farci sviluppare in modo intelligente:
Apertura alle esperienze.
Implica l’avere una percezione accurata delle proprie esperienze del mondo; è la capacità di accettare la realtà, comprese le proprie emozioni.
Rogers sottolinea che essere aperti alle proprie emozioni è fondamentale per lo sviluppo personale, ossia la sua “autorealizzazione” che noi chiamiamo “intelligenza emotiva”.
Vivere nel qui e ora.
È l’idea di accettare il passato senza rimuginare inutilmente su cose che sono accadute e che non possono essere cambiate, al tempo stesso senza porre troppa enfasi su un futuro sconosciuto.
Significa essere veramente presenti e disponibili al momento presente, potendolo così esperire appieno.
Fidarci di noi stessi e del fatto che faremo ciò che sentiamo come giusto e ciò che ci viene naturale.
Questo non significa commettere omicidi perché “sentiamo che sia giusto”, ma piuttosto implica il confidare nel fatto che i nostri istinti emotivamente intelligenti ci guideranno nella direzione giusta.
Usare bene la propria libertà.
Ci sentiamo liberi quando abbiamo la possibilità di scegliere.
Rogers ha rilevato che le persone che funzionano appieno (e che sono cioè emotivamente intelligenti) riconoscono la propria libertà e si assumono la responsabilità delle scelte che operano.
Essere creativi.
Se ti senti libero e responsabile, agirai di conseguenza e parteciperai alle cose del mondo.
È una cosa che si può realizzare tramite le arti o la scienza, con l’impegno sociale e nel ruolo di genitori amorevoli, o semplicemente facendo del proprio meglio sul lavoro.
L’enfasi posta da Rogers sull’identificare ed essere aperti alle emozioni è anche il cuore della moderna Intelligenza Emotiva. Ora verifica te stesso.
Considera le cinque qualità elencate sopra e assegna un punteggio, che esprimerà il tuo grado di convinzione di possederle.
0 = per niente
5 = molto
Si spera che il tuo punteggio complessivo sarà ragionevole e tra gli estremi (25 punteggio massimo, 0 punteggio minimo).
Se è così, questo significa che hai già una buona Intelligenza Emotiva di partenza, e forse ti serve solo aumentarla ulteriormente.
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