Blog -> Risorse di Intelligenza Emotiva -> Il cambiamento sostenibile richiede tempo

Lo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva riguarda il cambiamento degli atteggiamenti e delle abitudini ad essi collegate, pertanto richiede tempo.
Gli esseri umani sono creature abitudinarie, e molte di queste abitudini le abbiamo sviluppate durante l’infanzia. A volte sono positive, e risparmiano al nostro cervello logico di dover elaborare le enormi quantità di informazione che potenzialmente potrebbe ricevere in un giorno.
Per esempio, pensate al fatto di lavarsi i denti prima di andare al lavoro al mattino: si tratta di un gesto automatico a cui non dobbiamo pensare consciamente prima di attuarlo. Immaginate di trovarvi davanti allo spazzolino e al tubetto di dentifricio tutte le mattine, e di dover cercare ogni volta di capire come usarli perché non ne avete idea!
Tuttavia, molte delle abitudini che sviluppiamo non ci sono utili: sviluppare l’IE può aiutarci a cambiarle. Per esempio, poniamo che abbiate l’abitudine di non proferire parola durante le riunioni del vostro team perché il vostro atteggiamento è: “Qui tutti ne sanno più di me, quindi non ha senso che io esprima la mia opinione”. Mentre voi mantenete questo atteggiamento, e la relativa abitudine di stare in silenzio, il team perde una preziosa opinione in più che potrebbe contribuire al miglioramento della vostra performance.
Come si cambia un’abitudine?
Quando impariamo qualcosa di nuovo, tutti dobbiamo attraversare quattro fasi:
- Inconsciamente incompetente. Non sappiamo fare una determinata cosa, non ne siamo consapevoli e non ce ne preoccupiamo (ad esempio: “Non so guidare l’auto e in realtà non ci ho mai pensato”).
- Consciamente incompetente. Iniziamo a imparare qualcosa di nuovo, ma ci rendiamo conto che è più difficile di quanto pensassimo. Spesso in questa fase ci innervosiamo perché non riusciamo (ad esempio, sappiamo come si dovrebbe guidare un’auto ma questa continua a spegnersi).
- Consciamente competente. Sappiamo fare una cosa, ma dobbiamo ancora concentrarci per eseguirla correttamente (ad esempio, abbiamo appena superato l’esame di guida e sappiamo guidare, ma dobbiamo concentrarvi molto per non fare errori e siamo ancora piuttosto nervosi).
- Inconsciamente competente. Siamo capaci di fare una cosa al punto da non doverci più pensare (ad esempio, guidiamo tutti i giorni ma spesso non dobbiamo concentrarvi sull’atto della guida durante il tragitto; magari pensiamo alla riunione di lavoro o a quello che abbiamo voglia di mangiare per pranzo).
Quindi il primo passo è capire a che punto del cambiamento vi trovate; poi occorre elaborare un programma specifico per raggiungere la fase “inconsciamente competente”.
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