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I “doveri assoluti”
"Devo" e "Dovrei assolutamente"
Qui di seguito un prezioso contenuto estratto dal libro “Il Vantaggio dell’Intelligenza Emotiva”.
I “doveri assoluti” possono essere suddivisi in ciò che pretendiamo da noi stessi e dagli altri, e ciò che ci aspettiamo dal mondo complessivamente.
Ecco i Principali “Devo” in azione:
⏩ Io devo __________ (per sentirmi bene).
⏩ Tu (lui/lei/loro) devi (deve/devono) ____________ (perché io mi senta bene).
⏩ Il mondo e la mia vita devono ______________ (perché io mi senta bene).
… E i “Dovrei Assolutamente”:
⏩ Io dovrei assolutamente _______________ (per sentirmi bene).
⏩ Tu (lui/lei/loro) dovresti assolutamente (dovrebbe/dovrebbero) __________ (perché io mi senta bene).
⏩ Il mondo e la mia vita dovrebbero assolutamente ______________ (perché io mi senta bene).
Queste pretese non hanno senso.
Non è scritto da nessuna parte che qualcuno di noi debba comportarsi in certi modi o realizzare certi obiettivi, né che gli altri siano tenuti a comportarsi secondo i nostri desideri.
Come puoi immaginare, tutti questi “doveri assoluti” portano inevitabilmente a conclusioni ancora più irrazionali ed erronee, che noi chiamiamo “collegamenti diretti” alle emozioni a caldo, perché peggiorano inevitabilmente le cose.
Fortunatamente, anch’essi possono essere “raffreddati” tramite tecniche molto semplici.
Le cinque principali conclusioni, o “errori di pensiero”, e i loro preferibili sostituti sono:
⏩ “È orribile”.
Anziché piangerti addosso disperato e dire a te stesso “Tutto questo è assolutamente, irrimediabilmente orribile”, cerca di utilizzare parole moderate o attenuate che aiuteranno a mitigare l’intensità della catastrofe. Ciò che ti affligge potrebbe essere un inconveniente, un grosso grattacapo, una rottura di scatole o qualunque altra definizione che ti venga in mente; probabilmente non è la fine del mondo.
⏩ “Non lo sopporto”.
Anziché cadere in questa trappola, ricorda a te stesso di avere già affrontato, e che continuerai ad affrontare, molti tipi di situazioni difficili: fanno parte
della vita, e si sa che la vita va avanti.
⏩ Condanna e dannazione.
Cospargersi il capo di cenere o mandare al diavolo qualcuno porta solo a rabbia e furia, che sono a doppio senso e feriscono ugualmente. Incolpare te stesso per tutto ciò che va male, o vedere l’accaduto come una meritata punizione alle tue colpe e mancanze, vere o immaginarie, non migliorerà la situazione. Incolpare gli altri, invece, potrà arricchire il tuo vocabolario, ma non ti aiuterà a uscire da una fossa che ti sei scavato.
Ricordati che prendersela con gli altri non è costruttivo; cerca piuttosto dei modi di risolvere il problema.
⏩ “Non valgo niente”.
Se fosse vero, non avrebbe alcun senso che qualcuno facesse qualcosa per sostenere una causa persa. Tutti abbiamo comunque i nostri pesi da portare, anche
senza dire cose come: “Non valgo niente, sono un totale disastro, ecco perché fallisco sempre. Non merito niente di buono”.
Pensieri ed espressioni di mancanza di autostima portano dritti alla depressione e alla disperazione.
Ricorda a te stesso che, anche se hai fatto uno sbaglio o un errore di valutazione, hai più qualità positive che negative, fai spesso cose giuste, puoi imparare dai tuoi errori e che sei comunque una persona valida che merita cose buone.
⏩ Sempre e mai.
Affermazioni del tipo “Mi scaricano sempre tutti, non mi danno mai una mano”, o “Io [o le cose in generale] non migliorerò mai, non cambierò mai” sono totalmente autodistruttive, e causano sentimenti di disperazione e impotenza.
Guarda i tuoi sentimenti in prospettiva: c’è sempre speranza di cambiamento, e anche se alcune persone ti “scaricano” molte altre, invece, ti danno una mano.
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