"Filtrare" le critiche
Te ne parla Alessio Roberti
Come facciamo a “Filtrare” le critiche?
Durante la sua vita, ognuno di noi incontrerà inevitabilmente qualcuno che esprimerà una critica nei nostri confronti.
Oggi, nell’epoca dei social, questo avviene anche per iscritto.
È preoccupante quanto molte persone stiano male per commenti fatti da sconosciuti: pensate a quante sono le vittime del cyberbullismo.
Una delle cose che penso come esperto di P.N.L., e soprattutto in qualità di padre di due ragazzi, è che è importantissimo avere gli strumenti per imparare non tanto a combattere, quanto a riconoscere i commenti che arrivano dall’esterno.
In particolare, è utile essere consapevoli del fatto che questi commenti hanno spesso una finalità negativa nei nostri confronti.
Viviamo in un mondo in cui le persone manifestano commenti negativi nei nostri confronti perché sono invidiose di quello che facciamo, di quello che abbiamo fatto o di quello che stiamo per fare.
In altri casi, semplicemente, non piacciamo a queste persone, perché ognuno ha gusti personali diversi.
In altre occasioni ancora, troveremo persone che ci criticheranno perché vorrebbero essere al nostro posto: questo avviene soprattutto in ambito professionale.
Più tu cresci, più si crea invidia nei tuoi confronti.
Quindi, quello che è utile capire prima di tutto è che i commenti negativi ci saranno sempre.
È importante essere in grado di mantenere sempre la sicurezza in noi stessi e l’autostima, imparando a “filtrare” questi commenti.
Cosa significa “filtrare”?
Significa che quando qualcuno ci dice qualcosa, anziché essere passivi, dobbiamo diventare attivi e gestire la critica in modo utile.
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